Giovanni
Ronzan, fondatore dell’attività, nasce in
data 24.9.1906, in un piccolo paese del
Vicentino, Le Nove di Bassano del Grappa,
culla della ceramica veneta e, a seguito della
morte del padre avvenuta durante la prima
guerra mondiale, diviene molto presto capo
famiglia di ben altri due fratelli e tre
sorelle.
Inizia
a lavorare giovanissimo presso la ditta di
ceramiche Bonato di Bassano e, dopo aver
frequentato i corsi professionali di scultura
presso l’Istituto tecnico di Nove, si reca a
Milano, dove inizia a lavorare come ceramista
presso la fabbrica di porcellane Fabris.
Alla
fine degli anni ’20, la signora Elena Konig
in Scavini, fondatrice della ditta Lenci,
ricerca esperti ceramisti per dare impulso
alla sua famosa fabbrica di bambole in panno
ed affrontare la produzione di oggetti in
ceramica; Giovanni viene contattato e si
trasferisce a Torino dove viene assunto in
data 31.1.1930 con la qualifica di pittore.
Qui
Giovanni ha la possibilità di conoscere i
numerosi artisti che la signora Scavini, con
grande intelligenza e sensibilità, coinvolge
nella progettazione e nella realizzazione dei
suoi ben noti capolavori; egli viene ben
presto nominato capo pittore e, sotto il
controllo degli artisti stessi, è
responsabile di trasferire nella produzione i
disegni e le colorazioni da loro progettati.
Giovanni
ha quindi la possibilità di conoscere e di
frequentare personaggi come Chessa, Tosalli,
Sturani, Berzoini etc. che contribuiscono
direttamente alla crescita della sua
sensibilità e capacità artistica.
La
frequenza dei corsi serali dell’ Accademia
Albertina di Torino (sotto la direzione dei
professori Rubino e Cibrario) ed una innata
dote, lo mettono in grado di realizzare in
prima persona alcuni modelli che, come era
nello stile generoso della signora Scavini,
possono essere da lui siglati (con un
fiorellino nero posto accanto al marchio
Lenci); per maggiori dettagli vedi il libro La
bellezza di Lenci di Alfonso Panzetta, edito
da Umberto Allemandi & C. a pag. 389.
Nel
frattempo ottiene di potersi far raggiungere a
Torino dal fratello Giuseppe nel settembre del
1932, dalla sorella Tina nell’ agosto del
1935 e dal fratello Antonio nel gennaio del
1937, facendoli assumere tutti dalla ditta
Lenci.
Sposatosi
nel 1933, nel maggio del 1939 si mette in
proprio (come tanti altri “secessionisti”
della ditta Lenci) e fonda la prima ditta di
ceramiche Ronzan, con il laboratorio in via
Villarbasse 29 in Torino.
All’iniziativa
partecipa successivamente il fratello Giuseppe
ed un amico comune, Cecchetto Giovanni
Battista anch’egli di Nove Vicentino ed i
ruoli vengono così ripartiti: la parte
artistica, di creatore e di scultore dei
modelli, è di esclusiva competenza di
Giovanni come pure il ritocco finale e
l’impostazione della pittura; il fratello
Giuseppe segue la parte operativa di ceramista
e di formatore; Cecchetto cura
l’amministrazione, gli aspetti commerciali
e, in particolare, cura l’approvvigionamento
dell’impasto ceramico, prodotto
espressamente per loro dalla Ditta Cecchetto
di Nove.
Vengono
ben presto assunti alcuni collaboratori tra i
quali la stessa sorella Tina,in qualità di
pittrice, ed il fratello Antonio, in qualità
di formatore.
Allo
scoppio della Seconda guerra mondiale i
fratelli Giuseppe ed Antonio, oltre all’
amico e socio Cecchetto, devono partire per il
servizio militare, lasciando al solo Giovanni
l’onere di proseguire l’attività
artigianale.
Peggiorando
la situazione bellica, con i bombardamenti
sempre più frequenti sulla città, alla fine
del 1942 Giovanni Ronzan riesce, con un vagone
fortunosamente ottenuto dalla società di
trasporti Gondrand, a trasferire le
attrezzature ed i modelli a Bassano del Grappa
dove può continuare la propria attività in
condizioni più serene.
La
prima sede è accanto al famoso ponte degli
Alpini con luminose finestre sul fiume Brenta
(al crollo del ponte, avvenuto nel 1944 per
effetto di un attentato partigiano,
miracolosamente neppure un pezzo di ceramica
si ruppe).
Qui,
Giovanni Ronzan viene raggiunto dal fratello
Giuseppe, nel frattempo congedato per motivi
di salute, e dal socio Cecchetto.
A
guerra finita riprende in pieno l’attività
produttiva ed il laboratorio viene trasferito
in locali più idonei siti in via
dell’Angelo, sempre in Bassano, dove giunge
anche il fratello Antonio, nel frattempo
congedato; egli viene inserito in azienda come
dipendente con la mansione di formatore e
ritoccatore.
Avendo
l’azienda conservato la sede legale in
Torino, nel 1949 Giovanni Ronzan intende
rientrare alla sede originaria e, poiché gli
altri due soci non intendono seguirlo, esce
dalla società e ritorna a Torino.
Da
quest’anno quindi iniziano ad esistere
simultaneamente due ditte di ceramiche Ronzan:
-
una, ridenominata Ceramiche Originali di
Giovanni Ronzan, con sede in Torino Via Guido
Reni 80/17 (oggi corso Allamano 19)
-
l’altra, denominata Ceramiche Ronzan e
Cecchetto, in Bassano del Grappa,
successivamente modificatasi in Ronzan e
Figlio.
I
modelli, tutti di creazione di Giovanni e
giunti ormai al considerevole numero di circa
200 fra soggetti profani e religiosi, vengono
di comune accordo separati per sorteggio; in
questo modo viene garantito ad entrambe le
ditte di proseguire l’attività con un
sufficiente numero di modelli.
In
Torino Giovanni sviluppa sempre più il numero
dei modelli, con particolare orientamento
verso gli articoli religiosi e firma gli
oggetti “Originale GiovRonzan, Torino”,
per potersi distinguere dalla produzione del
fratello Giuseppe, rimasto in Bassano.
Per
accelerare lo sviluppo dell’azienda,
Giovanni nel 1955 acquista i modelli e le
attrezzature della ditta Berard di Milano,
specializzata in animali e figure; tutti i
modelli così acquisiti vengono profondamente
ripresi nei particolari scultorei e nelle
scelte dei colori, per ricondurli allo stile
dei modelli originali dell’artista Giovanni.
Proseguendo
nell’opera di ampliamento dei modelli
offribili alla clientela, Giovanni nel 1957
acquista i modelli della ditta Keramos di
Destefanis, operante sino a quell’anno in
Torino; anche questi modelli, rappresentati
sostanzialmente da angioletti e Madonne, sono
via via ripresi da Giovanni nei particolari
del ritocco e nella scelta dei colori ed
inseriti nel proprio catalogo.
Per
motivi di salute Giovanni nel 1968 si ritira
dall’attività e cede l’azienda, con tutti
i modelli da lui realizzati, al fratello
Antonio; questi, per subentrargli, si
trasferisce a Torino da Bassano, dove lavorava
come ceramista.
Dal
1968 Giovanni Ronzan ha quindi cessato di
produrre; da quell’ anno egli si trasferisce
nelle sue terre di origine a Bassano dove si
dedica alla creazione di alcuni modelli per il
fratello Giuseppe e, per propria
soddisfazione, alla scultura ed alla pittura
ad olio sino alla morte avvenuta nel gennaio
1974.
Nel
1980, il fratello Giuseppe,che aveva
continuato da solo l’attività in Bassano,
muore lasciando l’azienda al figlio Renato;
Renato ha continuato l’attività sino al
1996, anno in cui anche l’azienda di Bassano
smette di produrre.
Nel
1985 il fratello Antonio , che aveva rilevato
nel 1968 l’azienda di Giovanni in Torino,
muore lasciando l’attività ai figli
Giuditta e Pietro, i quali hanno proseguito l'attività di ceramisti, con
la denominazione “Ceramica d’Arte
Religiosa di Ronzan P.& C.”.
Nel
2001 anche la
ditta sita in Torino interrompe l'attività e,
anche a seguito della morte di Pietro Ronzan,
i modelli
originali vengono dispersi.
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