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Questi modelli, che rappresentavano
la parte più significativa dell’investimento aziendale,
erano conservati in un apposito locale, particolarmente
asciutto.
La
realizzazione della forma definitiva
Per la riproduzione dei multipli era
necessario disporre di forme in gesso (negativi) entro cui
colare l’impasto ceramico, secondo la tecnica che i
Ronzan avevano appreso presso la ditta Lenci.
Infatti, a differenza della formatura
per stampaggio ,
quella per colaggio presentava il vantaggio di ottenere
risultati ottimali per la uniformità delle superfici
degli oggetti.
La creazione della forma
“definitiva” (cosiddetta per differenziarla da quella
“persa”, vista sopra) era un’attività complessa e
delicata perché dalla sua concezione e dalla sua
perfezione dipendeva l’economicità delle prime fasi di
lavorazione dei multipli (colaggio, incollaggio, ritocco).
Specialmente nel caso di figure o di
animali, era necessario sezionare la scultura in più
parti, separando dal corpo principale la testa o un
braccio o la base, per cui era frequente il caso di avere
due o più forme per comporre un singolo soggetto; nei
casi più complessi, ad esempio una scultura con più
figure, dovevano essere predisposte anche più di dieci
forme distinte.
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